SIAMO PROFESSIONISTI AL SERVIZIO, ANCHE DELLO SPORT


A  volte nella vita capitano momenti in cui ci accorgiamo di non essere considerati. Succede da giovani, da adulti e da anziani. Ecco questo ci sembra proprio il Nostro Periodo, nel quale continuano ad arrivare comunicazioni, che considerano la nostra presenza secondaria e a volte insignificante. In realtà il nostro lavoro è molto prezioso, indispensabile in molti casi, da proteggere con la P maiuscola e in questo tempo segnato dal Coronavirus ancora di più. Eppure spesso veniamo esposti a rischi, fondamentalmente per mancanza di quel “buon senso” che sembra ormai aver abbandonato tutto il mondo. Ecco in sintesi cosa è successo qualche giorno fa e come l’Associazione Broadcasteam ha risposto in una sua mail: 

Vi scriviamo in seguito alla mail del service Global Production del gruppo Euromedia e ricevuta alcuni giorni fa da alcuni nostri associati e che riportava:

Ciao a tutti,

la presente per informarvi di aver ricevuto dai club (Genoa e Sampdoria) un richiamo circa le sostituzioni dell’ultimo minuto.

Ci invitano a ridurre il più possibile le eventuali sostituzioni a causa delle procedure interne alle quali sono assoggettati. Le procedure sono molto più restrittive in ragione dei protocolli in vigore e lavorando in regime di smartworking vivono complicazioni e rallentamenti all’ordine del giorno. Due giorni prima dell’evento loro devono consegnare i nominativi della squadra e successivamente non possono più garantirci cambi improvvisi, pertanto ci richiedono e vi richiediamo la massima collaborazione. Grazie.”

Partendo dal presupposto che ciò che viene riportato nella mail sia stato richiesto dalle società di calcio nominate e apprezzando il tono garbato tenuto da Global Production, vi esprimiamo qui di seguito le nostre considerazioni nell’ottica di un costruttivo confronto.

1- Purtroppo la diffusione del virus Covid19 colpisce parecchie persone e le procedure restrittive attualmente in vigore obbligano a mettersi in isolamento fiduciario se si viene in contatto con una persona che viene accertata positiva nei 14 giorni precedenti. Di questo però si può essere informati anche il giorno stesso in cui si dovrebbe andare a lavorare.

2- Tutti i lavoratori possono avere imprevisti.

3- Non tutti i professionisti richiesti sul singolo evento abitano nella città dove questo si svolge e questo complica le cose e i tempi di accertamento..

Considerati i punti appena descritti, è impensabile credere che un service di produzione, possa avere il controllo sanitario di un numero ampio di persone fino al giorno dell’evento, rischiando di arrivare allo stesso, in emergenza, con personale insufficiente a coprire tutte le posizioni professionali richieste. Questa situazione è, fra l’altro, comune anche ad altre organizzazioni, società di calcio comprese.

È chiaro quindi che, di fronte ad una comunicazione come quella ricevuta, e considerato il momento difficile che stiamo vivendo, nascono parecchie difficoltà, confusioni e disorientamenti. Onestamente, noi pensiamo che il senso di responsabilità che deve accompagnarci non possa essere messo da parte, e quindi, continueremo ad operare semplicemente nel pieno rispetto del “protocollo” creato e comunicato mesi fa dai services attraverso la Lega Calcio.

Ci preoccupa fortemente, infatti, l’idea che qualcuno possa cambiare atteggiamento di responsabilità a seguito della mail ricevuta e venga al lavoro potenzialmente infetto, solo perché “pressato psicologicamente”, e siamo sicuri che questo sia ciò che volete evitare anche voi.

Visto lo sviluppo esponenziale dell’emergenza covid e i protocolli attualmente in atto, pensiamo, invece, che sia necessario istituire, come avviene nelle produzioni televisive del settore dell’intrattenimento, un triage di controllo per l’accesso al TV compound, utilizzando il tampone rapido antigenico per la ricerca di proteine spike-Covid-19 capace di fornire il risultato in 20 minuti con buone percentuali di attendibilità.

Siamo tutti consapevoli che il nostro lavoro viene svolto in favore della Lega Calcio e quindi delle società calcistiche, le quali hanno bisogno che il prodotto televisivo sia sempre di alta qualità, ancor più in un periodo come questo, nel quale l’evento sportivo è soprattutto un evento quasi esclusivamente televisivo. Purtroppo, in parecchie occasioni e presso tanti stadi italiani viviamo invece la sensazione di non venir considerati come professionisti al servizio dello sport ma quasi come come qualcosa “d’ingombrante”, un “fastidio” necessario. e talvolta il nostro lavoro viene anche “ostacolato”, senza avere le facilities e la collaborazione necessaria per un buon svolgimento del nostro operato.