PROTAGONISTI DA TOKYO2020 : ALESSANDRO SDRIGOTTI

PROTAGONISTI DA TOKYO2020 : ALESSANDRO SDRIGOTTI

Le olimpiadi appena trascorse, rimarranno nella nostra mente per i successi sportivi ottenuti ma, per alcuni di noi, avranno un duplice significato. Uno dei nostri colleghi, al quale questa esperienza ha dato molte gratificazioni, è Alessandro Sdrigotti, tecnico audio tra i più esperti nel panorama italiano del broadcasting e, con il quale abbiamo scambiato due chiacchiere per capire con precisione qual’era il suo ruolo specifico e come ha vissuto l’esperienza giapponese considerando anche il periodo storico che stiamo vivendo.


CIAO ALE, RACCONTACI UN PO’ COME E’ STATA QUESTA ESPERIENZA E DI COSA TI OCCUPAVI PRECISAMENTE.
I primi 15 giorni sono stati vissuti praticamente in clausura tra albergo e IBC (InterNational Broadcasting Center) che si trovava a 900metri di distanza.
Chiaramente l’organizzazione era particolarmente severa nei controlli sanitari.
Facevo parte dell’”Audio production quality control” e il mio ruolo era quello di fungere da filtro di controllo di tutti i segnali audio per monitorarne la qualità non propriamente tecnica ma relativa alla produzione stessa, al tipo di mixato che ogni singola regia produceva.
Tutto questo, inoltre, trattando per la prima volta in assoluto, in un evento così grande, l’audio immersivo ovvero 5.1.4 che aggiunge la terza dimensione, quella verticale. Questo nuovo standard, dopo lo stereo e il 5.1, si sta proponendo come presente e futuro dell’ audio e a cui mi sto dedicando ormai da più di tre anni.
E’ stata anche un’esperienza estremamente formativa perché, grazie al solo ascolto e metering, ho potuto rendermi conto della differenza di approccio, tra i vari tecnici audio, nel confezionare un suono internazionale e questo ti porta a delle riflessioni molto interessanti per quando dovrai essere tu a produrlo.