ULTIME NEWS

Convocazione Assemblea Ordinaria
È convocata l’Assemblea Ordinaria dei Soci BroadcasTeam Italia in data 21 Aprile 2022 tramite Videoconferenza. Prima convocazione ore 5.00 Seconda convocazione ore 21.00 Ordine del Giorno:-Relazione del Presidente sulle attivita’ svolte.-Approvazione Bilancio Consuntivo 2021.-Attività 2022 già approvate – Proposta Bilancio Preventivo 2021 e relative quote associative.-Elezioni Presidente e Direttivo. -Elezioni Consiglio dei Probiviri. -Varie ed Eventuali

RINNOVO COPERTURA COVID
Con il momento critico della pandemia, alla luce dell’aumento esponenziale dei casi, Broadcasteam ricorda a tutti i colleghi che l’associazione mette a disposizione di tutti gli iscritti l’assicurazione Mutua MBA, copertura Covid. Anche il 28 Gennaio saranno inviate le ulteriori adesioni alla Mutua MBA, Chi fosse interessato, e non ha ancora aderito all’iniziativa, si affretti per rientrare in questa trance di adesioni.La prossima sarà a metà Febbraio.Nel caso contattare info@broadcasteam.it o il numero 3770847865Questa iniziativa ha permesso a molti colleghi di ottenere un rimborso a seguito del contagio che, per quanto possibile, ha alleviato il danno subitoa seguito del contagio.Broadcasteam si augura, comunque, che nessuno ne abbia in futuro bisogno. Keep Safe, Stay Strong!

ELEZIONI 2022
Il mandato del Consiglio Direttivo dell’Associazione è appena concluso con la fine dell’anno e ci si sta preparando per la prossima Assemblea Elettiva dei Soci. Le operazioni sono supportate dalla Commissione Elettoraleche raccoglie i nominativi dei candidati tramite: mail all’indirizzo commissione.elettorale@broadcasteam.itIncontro Zoom nella stanza dell’AssociazioneVerbalmente durante l’Assemblea Elettiva Le candidature per la carica di Presidente e dieci consiglieri sono apertee per ogni candidato sarà preparata una presentazione per l’Assemblea. Per supportare e aiutare la preparazione sarebbe preferito un termine di candidatura di almeno 3 giorni prima dell’Assemblea.

REPORT DEL SONDAGGIO 2021
Sono stati presentati il 20 Dicembre con una serata online, i risultati del Sondaggio 2021 incentrato per la prima volta sul mondo lavorativo del Broadcast italiano. Quest’iniziativa come abbiamo avuto modo di parlare nei numeri scorsi, ha ottenuto risultati importanti con più di duecento risposte tra i lavoratori. Ne consegue un quadro più chiaro e reale della situazione di oggi.Con l’aiuto del consulente di BroadcasTeam avvocato Alessandra Khadem e il Presidente Sandro de Manincor c’è stato modo di leggere le risposte in percentuali e approfondire gli aspetti giuridici delle questioni. I risultati, i numeri e i grafici sono il punto di partenza per capire, analizzare, confrontarsi e far crescere l’Associazione e la professione dei nostri Soci.

PUNTO E GRAZIE di Sandro de Manincor
Trentunodicembreduemilaventuno unogennaioduemilaventiduetempo di bilanci e di soddisfazioni e qualche rimpianto oltre a idee e sogni di nuove avventure tipiche di una associazione fatta di persone amici e colleghi che operano con passione e voglia di crescere per costruire un movimento bello e divertente nato in uno dei periodi più bui che si possano ricordare quando tutti chiusi nelle nostre case ci si trovava virtualmente a parlare e discutere del futuro con la voglia di fare qualcosa per migliorare e per organizzare una categoria spesso invisibile di cui spesso non si comprende l’importanza e la qualità oltre all’impegno nella formazione con commissioni e comitati e soci del direttivo che hanno dedicato il loro tempo per valutare e consigliare e decidere e fare e raccontare offrendo servizi e tutele e opportunità a tutti i colleghi che in questi due anni dalla nascita si sono tesserati e hanno partecipato senza soste e pause dando vita ad un sacco di iniziative utili e a confronti costruttivi scene di un unico piano sequenza senza stacchi come questo fiume di parole volutamente senza punteggiatura per evidenziare quanto grande sia questa iniziativa che deve continuare con entusiasmo e forze nuove per una squadra vincente capace di giocare le partite più importanti. Il punto serve semplicemente per dire un grande grazie a chi ha avuto l’idea, a chi l’ha realizzata, a chi mi ha supportato e sopportato, con l’auspicio di un 2022 splendido e ricco di soddisfazioni. Auguri !il Presidente

CORSO di PRIMO SOCCORSO
E’ stato proposto un corso riguardante il Primo Soccorso. Vista l’impossibilità di offrire altri corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro, questa idea nasceva dall’increscioso infortunio occorso al giocatore della Danimarca Eriksen; in quel momento tra colleghi che stavano lavorando sui campi la notizia ci aveva scosso. Fortunatamente l’intervento pronto dei medici ha salvato la vita del giocatore. In mondo visione la formazione di quei medici a portato a quello che i credenti chiamano miracolo, ma più semplicemente è la preparazione e il sangue freddo che ha permesso quell’atto straordinario. Più di una rovesciata al novantesimo minuto, più di un’immagine straordinaria da in slow motion, più dell’evoluzione di un Jimmy jib, quel momento è diventato l’emblema della manifestazione. Da qui l’offerta formativa proposta vuole formare il più alto numero possibile di colleghi, perché siamo convinti che se anche uno solo di noi frequenterà il corso avremo una Associazione migliore e una società migliore. Pur avendo avuto una buona eco e adesione, rimane significativo il numero di associati che non ha dato risposta; ancora una volta ce ne assumiamo le responsabilità per non aver saputo trasmettere nel modo adeguato l’importanza dell’iniziativa e faremo di tutto per migliorare in tal senso. Le iscrizioni sono ancora aperte e il tentativo e di offrire il corso gratuitamente a tutti gli Associati attuali e futuri.

LE NOSTRE CONVENZIONI : SERVIZIO CONSULENZE: lo sportello Legale di Broadcast Team
Prosegue il nostro racconto delle convenzioni che ha stipulato l’Associazione. Nella jungla del nostro mondo piombare nell’incertezza o nella paura per una semplice questione di un pagamento insoluto è facile. Il confronto con un professionista di esperienza, che riesce ad inquadrare subito il problema, può essere decisivo. E sapere a chi rivolgersi fa stare più tranquilli. Come fare quindi? C’è un canale riservato e prioritario per gli iscritti, da attivare con una richiesta di aiuto via mail: Help@broadcasteam.it. Con poche righe è possibile inoltrare la propria questione al consulente legale. Entro poche ore si verrà contattati direttamente, iniziando da subito a cercare la strada migliore. Titolare del servizio è lo Studio dell’avvocato Galanti con cui è stato stipulato un accordo di collaborazione. Francesco (non dategli del Lei) ha dimostrato da subito una visione moderna e particolarmente efficiente. Guida il suo studio da 13 anni. Si è laureato ad Urbino con 110 lode, collaborando poi con la cattedra di Diritto Privato. Patrocinante dinanzi alla Corte di Cassazione, fa parte di un equipaggio di 5 avvocati, che affrontano questioni di diritto civile e commerciale, diritto del lavoro e amministrativo. Lo abbiamo contattato qualche tempo fa alla mail help, per testare il servizio. D: “Ciao Francesco, qual è il ruolo dell’avvocato oggi? F: Credo che sia terminato il ruolo del vecchio avvocato irreperibile. Lo studioso chiuso nella torre d’avorio, quasi irraggiungibile. Con gli innumerevoli passaggi obbligati tra segreterie e agende strettissime. Oggi la forza degli avvocati giovani sta nel farsi trovare, la reperibilità. L’aiuto fondamentale è la tecnologia. Mail, chiamate web, WhatApp. E diciamoci la verità: se non riscontri le mail in giornata rischi di essere fuori dal tempo. La disponibilità verso il cliente è primaria. Bisogna dire poi che la tecnologia e la velocità del cambiamento che porta con se sta rivoluzionando il mondo legale. Con l’aiuto del web, si può fare tutto. Un esempio? Avviare una causa civile senza neanche vedersi, raccogliendo le firme via mail. D: Qual’è il primo consiglio che daresti a chi ha bisogno di una tua consulenza? F: Non credo nel legale procacciatore di cause. Sono più propenso a vederlo come un mediatore. In un sistema giuridico come quello italiano, la causa è l’ultima scelta. Si dice che “sai come entri, ma non sai come esci”. Nella mia esperienza ci sono cause che erano già vinte, poi perse. E cause avviate solo per insistenza del cliente, che hanno però trovato nella sentenza l’accoglimento delle richieste dal Giudice. Nell’accordo che abbiamo riservato ai Soci di BroadcasTeam, è compreso il primo contatto alla controparte. Perchè è sempre meglio un ottimo accordo, che una pessima causa.

È PARTITA LA SERIE A!
Il mese di Agosto per chi fa il nostro lavoro vuol dire inizio del Campionato di Calcio Serie A. E anche quest’anno i colleghi impegnati si sono fatti trovare pronti al cancello di ingresso dei Tv Compound, con il Green Pass in mano. E anche per questa stagione ci sono delle novità. Si sente nominare quasi come fosse il nome di un nuovo componente della troupe: Lissone. La località brianzola è la sede del nuovo centro di produzione video di EI Towers in via Zanella. E’ stata definita la nuova cittadella del calcio, perchè è proprio da lì che partono molti dei servizi per la Serie A. Partendo dalle sale Var, dove gli arbitri di Serie A decidono su falli e rigori. Non solo, ci sono anche sale montaggio e sale commento. Da lì oggi vengono confezionati tutti gli highlights della Serie A e hanno iniziato a trasferirsi, da via Rossellini, gran parte degli uffici Lega Serie A legati alla comunicazione e al broadcast tv. Per fine settembre poi è prevista l’inaugurazione, si attendono altre novità. Per quanto riguarda gli Standard di Produzione per questa stagione sono previste 3 tipologie: A, B e C. Anche se la novità più importante è sicuramente la risoluzione: quest’anno si produce tutto in 4K/UHD. Si è passati ai 3840×2160 px spalmati su 50fps. Negli standard si parte da un minimo di 12 telecamere per arrivare fino a 18, sufficienti per coprire tutte le parti del campo, offrendo una visione completa anche alla Var. Poco più di 25 persone compongono la squadra per la produzione di una partita di calcio e quindi Buon Campionato a Tutti!

CONOSCIAMOCI
Un altro nostro Associato si presenta ROSSANO ROSSI, classe 1971 vive nella Marche e precisamente a Marotta, località balneare in provincia di Pesaro e Urbino. E’ un cameraman, un videomaker e gli piace fare le foto. Nel tempo libero pesca ed ascolta la musica per rilassarsi; quando invece vuole “incaz…” , irritarsi fortemente, si dedica ai videogiochi.
EDITORIALI
Riflessioni del presidente Sandro de Manincor

PUNTO E GRAZIE di Sandro de Manincor
Trentunodicembreduemilaventuno unogennaioduemilaventiduetempo di bilanci e di soddisfazioni e qualche rimpianto oltre a idee e sogni di nuove avventure tipiche di una associazione fatta di persone amici e colleghi che operano con passione e voglia di crescere per costruire un movimento bello e divertente nato in uno dei periodi più bui che si possano ricordare quando tutti chiusi nelle nostre case ci si trovava virtualmente a parlare e discutere del futuro con la voglia di fare qualcosa per migliorare e per organizzare una categoria spesso invisibile di cui spesso non si comprende l’importanza e la qualità oltre all’impegno nella formazione con commissioni e comitati e soci del direttivo che hanno dedicato il loro tempo per valutare e consigliare e decidere e fare e raccontare offrendo servizi e tutele e opportunità a tutti i colleghi che in questi due anni dalla nascita si sono tesserati e hanno partecipato senza soste e pause dando vita ad un sacco di iniziative utili e a confronti costruttivi scene di un unico piano sequenza senza stacchi come questo fiume di parole volutamente senza punteggiatura per evidenziare quanto grande sia questa iniziativa che deve continuare con entusiasmo e forze nuove per una squadra vincente capace di giocare le partite più importanti. Il punto serve semplicemente per dire un grande grazie a chi ha avuto l’idea, a chi l’ha realizzata, a chi mi ha supportato e sopportato, con l’auspicio di un 2022 splendido e ricco di soddisfazioni. Auguri !il Presidente

ESSERE SPECIALI di Sandro De Manincor
di Sandro de Manincor Essere speciali. Questo è il motto che caratterizzerà il nostro comparto nel periodo prossimo. Comparto che, e lo sappiamo bene, soffre enormemente. L’errore però è quello di ridurre la sofferenza ai significativi cali economici, alle difficoltà del mercato, alle speculazioni di qualche avventuriero che svende produzioni televisive. Tutte cose che viviamo sulla nostra pelle, importanti certamente per il fabbisogno quotidiano, ma incapaci di risolvere i veri problemi. Il vero dato di fatto è che il mercato delle produzioni televisive e del mondo dell’audiovisivo sta vivendo una trasformazione profondissima dove, in parecchi casi, il rimanere ancorati a schemi e metodi “tradizionali” significa morte certa. Ve lo dice uno come me che, per esperienza ed età è spesso, emotivamente, nostalgicamente ed affettivamente legato a metodi e schemi classici e ben collaudati. Di fatto, invece, se vogliamo non confonderci nel mare magnum della comunicazione generale, stiamo andando verso una “iperspecializzazione” delle professioni con la necessità di formare figure capaci di avere una visione complessiva dell’intera filiera produttiva, dei writers, degli addetti all’animazione ed effetti speciali, dei maghi della art-computer graphics, dei creativi provocatori, dei piloti, dei produttori di immagini. Anche per differenziarsi fra professionisti ed amatori entusiasti. La sfida vincente resta quindi quella di far convivere professioni tradizionali con nuove professioni, con i necessari aggiornamenti di ruoli, funzioni, competenze; multimansioni comprese. E se ne esce solamente con cospicui investimenti in formazione, coinvolgendo colleghi, esperti, università, fenomeni, protagonisti, a volte “involontari, del sistema mediatico. Insomma, con un bel po’ di studio. In caso contrario il rischio resta quello della recessione del numero delle persone impiegate e l’essere sotto scacco da parte delle tecnologie. Pensiamo ad esempio alle gestioni in remoto.E questo avvalora ancora una volta che ”la differenza la fa le persone”, e cioè noi. Broadcasteam si impegnerà certamente in questo senso, unica garanzia per il futuro, condividendo esperienze del passato con le nuove opportunità. Lo deve fare assieme ai services, proprietari del “ferro”, sia pur tecnologico, spesso ancora troppo ancorati a schemi classici. Una crescita collettiva capace di esprimere talenti e produrre novità. Questo è il domani, anche se prossimo, che si basa su quello che faremo oggi. Un quotidiano fatto ancora di scarse tutele, di poca difesa della propria professionalità, di tirare sempre coperte troppo corte. A scapito di chi lavora e della qualità del risultato finale, con pure la responsabilità e complicità diretta di parecchi di noi. E allora, siamo semplici operai inseriti in una catena di produzione o protagonisti “speciali” di un processo creativo e professionale? Per ora basterebbe essere buoni ”maestri artigiani” . L’essere “speciali” lo lasciamo con ammirazione a tutti quelli che, superando mille enormi difficoltà, difendono i colori nazionali alle Paraolimpiadi, ottimamente riprese da tanti nostri colleghi. Da loro dobbiamo trarre l’insegnamento che, vale la pena “non mollare mai”, e con l’impegno, la forza e la solidarietà raggiungeremo i nostri obiettivi. In bocca al lupo, ragazzi!

IN LOTTA PER UNA MEDAGLIA
di Sandro de Manincor Le Olimpiadi di Tokio e i grandi risultati raggiunti con le conseguenti emozioni di cui parliamo sotto, ci hanno semplicemente fatto capire l’importanza di essere squadra. Non solo facendo delle performances insieme ma, soprattutto, trasmettendo l’entusiasmo, le esperienze, le gioie e i dolori, e condividendole insieme a tutti. Stimoli importanti che aiutano a tirare fuori il meglio di sè. È il nostro piccolo sogno. Essere la squadra di Broadcasteam, che lotta, che si confronta, che impara, che cresce per vincere. E poco importa se il record é conquistato da un singolo o da una staffetta. La vittoria, o meglio il passo in avanti è di tutti. È per questo che dobbiamo metterci in gioco e lavorare insieme per far crescere un intero movimento. I colleghi che hanno vissuto Tokio avranno un sacco di cose da raccontarci, positive e meno belle, e solo condividendole potremo avere tutti la fotografia reale delle condizioni in cui operiamo. E capire così come “allenarci” per le prossime Olimpiadi o grandi eventi. La realtà è che, anche a causa della pandemia che ha dimezzato il pubblico, abbiamo la responsabilità di portare le gesta, le emozioni e lo spettacolo in milioni di case, e forse è proprio per questo che assistiamo ad enormi rivoluzioni e nuovi assetti sul mercato di chi “fa televisione”. Con una unica costante, quella della corsa affannosa al ribasso, con piccole aziende sempre più in difficoltà e grandi gruppi che possono affrontare gli appalti dei committenti detentori dei diritti. Un ribasso che, per forza, a fronte dei necessari investimenti tecnologici, scende a catena, minando la professionalità dei singoli e inficiando la qualità complessiva del prodotto. Ma in questa maniera si rischia di essere fuori già alle qualifiche. E invece, proprio perché si assiste ad una ripresa e stanno aumentando le opportunità, è il momento di impegnarsi. Ecco perché vi aspettiamo numerosi, sia come nuovi soci, sia con la diretta partecipazione ai gruppi di lavoro. Una grande squadra avrà sempre la forza per rappresentarci e giocare, senza complessi di inferiorità, le partite più importanti per garantire un futuro sereno a chi, come noi, mette cuore e passione in questo lavoro.

SIAMO NOI I RESPONSABILI DEL NOSTRO DESTINO
di Sandro de Manincor Finita l’ubriacatura degli Europei di calcio eccoci a vivere e lavorare per altre grandi emozioni. Mi riferisco a quelle olimpiche di Tokyo e di tutti gli altri grandi eventi che caratterizzeranno l’estate e che ci vedono in qualche maniera protagonisti. Tanti, infatti, sono i colleghi chiamati a portare la loro professionalità e la loro esperienza che, attraverso suoni e immagini entrerà nelle case di tutto il mondo. Spesso frutto di sacrifici, di orari difficili, di lontananza dalle famiglie, di estreme difficoltà legate alla anomala situazione attuale, il lavoro dietro le quinte è invisibile ai più, ma indispensabile per costruire un prodotto di qualità. Qualità tecnica e qualità creativa, da tenere sempre al passo con i tempi in una sfida da giocare intensamente fino all’ultimo minuto. Un lavoro di squadra dove, a volte, si assiste a situazioni di squilibrio, di scarso riconoscimento, di difficoltà e poco rispetto delle norme contrattuali. Al netto dei casi estremi, l’esigenza di lavorare e superare la difficile situazione economica insieme ad altri fattori fanno apparire quasi normale questa situazione, in una sorta di tacito consenso e complicità, alimentata anche dalla “concorrenza” individualista, con il risultato di una probabile involuzione al posto di un giusta crescita con il margine per gli investimenti futuri. Investimenti che non devono, a mio avviso, riguardare solo la parte hardware e tecnologica, ma anche e soprattutto il capitale umano, quello veramente capace di fare la differenza. È qui che dobbiamo entrare in gioco. Dobbiamo garantire, grazie alla formazione multidisciplinare su cui stiamo investendo, che i nostri associati sono garanzia di qualità. Non sono solamente capaci di gestire ottimamente le attrezzature in dotazione, ma conoscono anche le dinamiche del lavoro collettivo, dell’organizzazione, del linguaggio, delle relazioni. Pur con tutte le differenze date dalle capacità, dall’esperienza, dal talento e dall’impegno. Proprio per questo stiamo pensando a come valorizzare i soci nei confronti dei committenti. E allora, chiunque ci rappresenti, potrà sedersi a testa alta al tavolo delle concertazioni e dei progetti, per discutere del futuro, dei diritti e dei doveri. Insomma, siamo noi i responsabili del nostro destino. Dobbiamo anche agire con i nostri canali di comunicazione per raccontare al mondo ciò che facciamo; proprio per essere meno invisibili, e manifestare invece il giusto orgoglio professionale. Ma tutto questo, e la nostra Nazionale calcifera ce lo ha insegnato, si ottiene facendo squadra e giocando tutti insieme per raggiungere l’obiettivo finale. Chi è più “in forma” deve dare una mano e trascinare il gruppo e per le “riserve” la panchina delle idee deve essere sempre piena. Stiamo portando avanti dei progetti molto interessanti e continuiamo i contatti e confronti con altri gruppi e associazioni, ma abbiamo bisogno di forze nuove nei vari gruppi di lavoro. Se è vero che la ripartenza è in atto, non possiamo farci trovare impreparati, ma deve essere l’inizio di un nuovo percorso che ci porti a vincere i nostri europei, giocando alla pari con i colleghi esteri e vincendo la finale con la fantasia, la creatività e la professionalità tutta italiana. Vi aspetto numerosi.

“Non importa quanto vai piano, l’importante è non fermarsi”
di Sandro de Manincor Cari Soci,da buon montanaro ho tutti i miei difetti, cocciutaggine compresa, e forse anche la voglia di salire in cordata, per conquistare qualche vetta, con dentro quella vocina della passione che di dice di non mollare mai. Forse è anche per questo che mi ripresento a voi, dopo qualche mese da dimissionario, tempo utile per confronti,valutazioni, idee, e tanto lavoro che, proprio i compagni di avventura hanno continuato a fare. Le discussioni e le critiche a viso aperto con parecchi di voi, l’utilizzo della comunicazione in maniera più corretta, l’entusiasmo e la voglia di tutti di non compromettere quanto costruito,e il richiamo al rispetto delle regole, hanno prodotto un significativo passo in avanti permettendo di mettere in pratica i giusti correttivi, sopperire a qualche peccato di gioventù e migliorare ulteriormente l’apparato organizzativo per offrire un miglior servizio e una sempre più importante rappresentatività. Quello che sembrava un momento di sbando, alimentato anche da qualche individualismo e personalismo di troppo, grazie a voi, si è rivelato invece una occasione di crescita importante, l’evoluzione di un percorso da continuare. E ben vengano ancora le voci critiche, le dissonanze, i confronti, purchè siano concentrati sui temi e contenuti importanti per la nostra categoria e non solo su frivoli aspetti formali che assorbirebbero inutilmente le risorse a disposizione. Di lavoro ne è stato fatto molto e tanto è ancora in cantiere. Fra tutti mi preme sottolineare come stannocrescendo le iniziative di dialogo con Aniba , l’associazione dei services italiani, e con altri services indipendenti, con la possibilità di concordare alcune condizioni e forse anche un tariffario di riferimento condiviso. Qualche risultato, proprio in occasione del grande evento degli Europei, si è visto. Aggiungiamoci il cammino con il Colap e le iniziative per il riconoscimento al MISE, i corsi di formazione, le varie e importanti iniziative della commissione lavoro ed esteri, le varie idee da concretizzaree, oltre alla soddisfazione di aver raggiunto in poco tempo traguardi impensabili, abbiamo la certezza di un futuro sicuramente positivo. La Commissione Comunicazione si è allargata e, oltre agli esperti dei vari media, avrà il contributo di un rappresentante per ogni gruppo di lavoro, favorendo sia il dialogo interno sia la completezza delle informazioni. Newsletter, Sito web, Social media e le azioni dell’Ufficio stampa saranno i canali ufficiali attraverso i quali l’Associazione comunicherà con i propri soci e all’esterno, distinguendosi e dissociandosi da altre forme di comunicazione e iniziative singole che hanno, purtroppo, creato confusione e indirettamente arrecato qualche danno. Il Comitato tecnico scientifico è al lavoro per l’organizzazione di corsi di formazione sia specificatamente tecnici sia etici e culturali. Tesoreria e segreteria, insieme alla commissione interni stanno operando per efficientare al massimo l’Associazione e per garantire e facilitare il rispetto delle regole. È in quest’ottica che stiamo pensando anche di redigere un programma che preveda un “bilancio partecipato” costruito anche grazie alla diretta partecipazione dei soci, e con il prezioso contributo di tutti. Viene inoltre costituito il Collegio dei Probiviri, che vigilerà e interverrà qualora non vengano rispettate le regole. Un grande lavoro e un percorso per ottenere credibilità, requisito indispensabile per poter essere interlocutori qualificati con broadcasters, services, e altre organizzazioni. Sono state queste le condizioni che hanno permesso il rinnovato impegno del Direttivo e del sottoscritto, che non hanno mai tradito la fiducia dei Soci e si sono assunti l’onere di portare avanti l’Associazione fino al termine del proprio mandato che prevede anche l’organizzazione dell’Assemblea elettiva. Ma, e non mi stancherò mai di dirlo, possiamo ottenere questi risultati solo con l’impegno di tutti. L’appello è quindi quello di chiedere la vostra disponibilità, compatibilmente con gli impegni professionali che fortunatamente sono ripresi, per partecipare ai gruppi di lavoro che più vi interessano, per contribuire all’organizzazione delle varie iniziative, per portare idee, per propagandare l’importanza di una Associazione che, ne sono sicuro, garantirà un salto di qualità alle nostre professioni. Anche nei momenti più difficili e sconfortanti ho sempre creduto nel “fare squadra”, pur consapevole che ci sono anni di cultura individualista da superare, ma sicuro che dando il via ad azioni di cooperazione reciproca, con tante piccole cose insieme, creeremo qualcosa di importante per il futuro nostro e delle nuove generazioni. “Coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, di solito lo fanno” (Steve Jobs)

SOLDATI DI VENTURA
di Sandro De Manincor Sostenibilità, termine usato e abusato da molti , è stato per molto tempo abbinato solo alle questioni ambientali, ma è ora, invece, di pensare al nostro “ambiente” e rendere sostenibili tutte le attività che lo contraddistinguono. A partire dalla mentalità e dall’approccio dei singoli professionisti fino alle regole che governano il rapporto fra i diversi attori della filiera. Una produzione TV, infatti, è il frutto e la sommatoria di una moltitudine di professionalità, esperienze, capacità, e impegno di altrettante persone che interagiscono fra loro secondo un codice preordinato. Ma spesso l’equilibrio è precario, alimentato dai leciti interessi personali, dalle situazioni emergenziali, dalle difficoltà contingenti, dai limiti organizzativi, dalle storture volute o no. Un’unica cosa è certa: la totale assenza di cultura specifica, da tutte le parti. Quella che si basa sul rispetto, sul riconoscimento del ruolo, sugli accordi economici, sulle tutele, ma anche sull’impegno, la disponibilità, l’elasticità, e l’affermazione della propria professionalità. È così che si è profilata nel tempo una sorta di guerra, con un evidente problema: non è chiaro chi sta da una parte e chi dall’altra, con il risultato che, a seconda della situazione ci troviamo colleghi l’un contro l’altro armati, o services che ne approfittano, o ancora committenti che ignorano gli sforzi necessari per ottenere risultati di qualità. Dare vita, invece, a produzioni sostenibili significa proprio riequilibrare tutti questi aspetti. Dalla nostra parte serve chiaramente affermare, difendere e chiedere i diritti che giustamente devono caratterizzare le nostre professioni, ma dall’altra parte offrire una prestazione ineccepibile non solo dal punto di vista tecnico-creativo, ma anche culturale, sociale, e solidale. Ma spesso, purtroppo, non è così, indebolendo di fatto tutta la categoria. La nostra Associazione deve proprio operare per questo, lavorando sulla formazione, sui servizi ai soci, sugli aspetti mutualistici, sulle consulenze e sui rapporti e le relazioni con i services e committenti vari. In questo primo anno di vita ha già fatto importanti passi in avanti, spesso e giustamente non sbandierati ai quattro venti, e ottenendo alcuni riconoscimenti nell’ambiente televisivo, ma se si vuole crescere ancora serve il sostegno e la convinzione di tutti, unendo le forze. Solo dopo aver raggiunto questa alleanza complice e solidale si può dare il via a tutti i passaggi per ottenere l’agognato riconoscimento ufficiale con la costituzione dell’albo professionale. Un albo che impone regole e requisiti da rispettare, norme comportamentali e livelli professionali da verificare, diventando per forza selettivo ma nello stesso tempo garante del professionista. Solo allora si capirà se c’è e da che parte sta il nemico, ma soprattutto, non saremo più semplici “soldati di ventura”.

SAPER GUARDARE AVANTI
di Sandro de Manincor Il maledetto Covid se n’è portato via un altro. Questa volta il ricordo va a Marco Bogarelli, manager di alto livello, a volte discusso e criticato, che con il nostro lavoro centrava molto. L’hanno definito superficialmente ”uomo dei diritti TV” ma in realtà era molto di più. Le sue intuizioni e le sue conseguenti creature hanno letteralmente stravolto il mondo dello sport, creando opportunità incredibili ed evoluzioni che, direttamente e indirettamente, hanno creato migliaia di posti di lavoro e dato visibilità alle nostre professioni. Ricordo perfettamente le mie prime collaborazioni nel mondo dello sci con la sua Media Partners (prima Halva), poi diventata Infront Italy. Con lui lo sport diventava sempre di più spettacolo, sempre più prodotto televisivo e, proprio quest’anno, con gli eventi senza pubblico, ci siamo resi conto quanto importanti sono state le sue scelte. Di lui difficile per me dimenticare il sorriso; anche negli ultimi periodi, quando aveva oramai lasciato Infront Italy, in occasione della gara di Cortina, mi chiamava per un aperitivo sulla terrazza all’arrivo della pista e mi accoglieva con entusiasmo. Sia pur su livelli enormemente diversi, passavamo un’oretta insieme, da buoni coetanei con un bicchiere di vino in mano, e gli piaceva che gli raccontassi tutto, le novità, i sogni, le idee e qualche aneddoto in trentino, per le quali ricevevo in cambio il suo prezioso punto di vista. Il punto di vista di chi sa vedere lontano ed è “avanti”. Proprio lui che, anni prima, a fronte di registi famosi e superblasonati, accettò la proposta e il rischio di puntare su uno allora appassionato sconosciuto come il sottoscritto e sul progetto di costruire una squadra di professionisti giovani e entusiasti, da far crescere e da rispettare. Ne era soddisfatto e con il sorriso e una battuta mi faceva sentire grande, alimentando una stima reciproca.Ma, negli anni, e soprattutto negli ultimi periodi, se da una parte lo sport televisivo si è evoluto sia qualitativamente sia quantitativamente, movimentando anche cifre da capogiro, non si è assistito invece alla naturale tutela, riconoscimento, crescita ed evoluzione delle persone che producono con grande impegno suoni e immagini che entrano nelle case di milioni di appassionati. Migliaia di professionisti, animati da passione vera, chiamati all’ultimo momento, costretti a volte ad accettarecondizioni al limite, messi in concorrenza fra loro, e spesso poco considerati. Una deregulation che favorisce avventurieri che, complici le difficoltà del mercato, ne approfittano mettendo in crisi chi, da una parte e dall’altra, opera correttamente e nel pieno rispetto delle regole. È ora quindi di guardare lontano anche noi e pensare che di fatto non ci sono fronti contrapposti fra committenti e lavoratori professionisti. Produttori, services, tecnici, professionisti, sono tutti sulla stessa barca e, nel rispetto di ciascun specifico ruolo, devono lottare per vedere garantiti i propri diritti e la propria professionalità. Devono essere i primi a mettere sul mercato la loro “bravura e capacità”, la loro crescita, il rispetto delle regole, in cambio di rispetto e riconoscimento e di quella ”stima” reciproca capace di isolare chi, invece, fa il furbo. Una grande operazione di “pulizia” che ha bisogno del sostegno di tutti, senza barricate, ma sedendosi allo stesso tavolo per individuare un percorso comune. Non è cosa facile certamente e servirà parecchio tempo, ma l’unica cosa certa è che, se non guardiamo avanti, avremo tutti da perdere qualcosa. Guardare avanti, quindi, per progettare il futuro del nostro mestiere, fatto di creatività, tecnica, impegno e fatica e ottenere, oltre alle naturali soddisfazioni, il giusto rispetto e riconoscimento. Crescita e qualità saranno garantite e gli spettatori ringraziano.

IL VALORE DELLA RESPONSABILITÀ
di Sandro de Manincor Sembrava quasi tutto finito, con una estate quasi normale e un inverno che, con qualche limitazione ci avrebbe permesso di percorrere un altro tratto di strada verso la normalità. E invece, la fase della cosidetta ripartenza è ancora lontana. Nuove fasi, nuove varianti, nuove ondate e tanta confusione in un clima politico dove Stato, Regioni, Enti, Associazioni lavorano quasi in competizione. E nemmeno i valori che, si pensava non fossero attaccabili, reggono più, contrapponendo semplicemente la salute dei cittadini a quella dell’economia, fornendo ognuno la propria ricetta, salvo smentirla poco dopo, limitandosi a chiedere ai cittadini di essere responsabili. Noi facciamo un lavoro, quando possiamo, che si basa sulla responsabilità. Un lavoro di squadra che, in questa situazione è diventato ancora più difficile, e che ci obbliga giustamente a comportamenti responsabili per noi stessi e per i colleghi che operano con noi. Ma la vera responsabilità che abbiamo è quella di cooperare e vigilare con i nostri committenti affinchè vengano rispettate tutte le procedure a salvaguardia della nostra salute e non solo. Purtroppo sento spesso racconti di produzioni che si svolgono senza alcuna precauzione, di colleghi che continuano come nulla fosse la loro vita di interscambio sociale, di regie non adeguate, di protocolli non rispettati. E lo stesso clima contagia anche altri aspetti che, complice la situazione economica difficile, si manifestano con un attacco alle poche tutele ottenute fino ad oggi, proponendo accordi economici indecenti, pagamenti discutibili, e orari e sistemazioni inaccettabili. E così, quasi a giustificare lo sbando, torna ricorrente la domanda: È meglio morire di Covid o di fame? Il fatto è che questa domanda non dovrebbe proprio esistere, e si dovrebbe affrontare l’emergenza con razionalità, con correttezza, con solidarietà e azioni di auto mutuo aiuto, e soprattutto con le risorse che spesso abbondano proprio nei settori che andiamo a raccontare e amplificare con il nostro lavoro. Ma per fare un primo passo in questa direzione dobbiamo essere uniti e operare insieme a tutti gli altri attori del sistema produttivo televisivo. Dobbiamo essere riconosciuti come Associazione, manifestare le nostre istanze, concentrarci su alcuni pochi e chiari obiettivi. Dobbiamo fare un salto culturale che ci faccia uscire dalla quotidiana “guerra fra i poveri” e dall’individualismo che spesso impera. Dobbiamo partecipare, crescere, ed essere sempre più responsabili.Perché come diceva Martin Luther King: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”.

CORTINA 2021, EVENTO TELEVISIVO
di Sandro de Manincor La produzione televisiva dei Campionati mondiali di sci a Cortina è stata la più importante produzione italiana, resa ancora più significativa dalla particolare situazione di emergenza che ha imposto l’assenza del pubblico. L’evento sportivo è diventato così evento televisivo che ha visti impegnati numerosi colleghi e tanti nostri soci al fianco e per RAI. Per me dirigere e confrontarmi con una squadra così variegata e completata da tanti professionisti è stato soprattutto la conferma che, preparazione, formazione e specializzazione sono gli ingredienti per il successo e per la crescita collettiva. Sono le cose che fanno la differenza, capaci di regalarci tante soddisfazioni. E mi hanno fatto venire ancora di più la voglia di trasmettere informazioni ed esperienze per valorizzare e difendere le nostre professioni. Dobbiamo fare ancora tanta strada, ma ce la faremo.

CORTINA 2021 On Air
di Sandro de Manincor Con la suggestiva Cerimonia d’apertura a Cortina d’Ampezzo sono partiti i Campionati del mondo di Sci alpino. Un evento mondiale di grandissime dimensioni, capace di portare l’immagine dell’Italia in tutto il pianeta, rappresentata qui dalle Dolomiti, le montagne più belle del mondo. Uno sforzo organizzativo enorme che ha coinvolto e coinvolge centinaia di persone in tutti i settori e che ha comportato un allestimento importante con strutture temporanee e permanenti a norma anti Covid, una particolare costruzione e preparazione delle piste, una attenzione a tutte le attività di comunicazione, e poi mobilità, catering, infrastrutture, ecc. ecc. I risultati di questo grande lavoro, iniziato da qualche anno, sono sotto gli occhi di tutti ma è chiaro che senza il nostro lavoro il mondo intero non li vedrebbe. Ancor più ora, con la pandemia che ha costretto gli organizzatori a svolgere la manifestazione a porte chiuse, i Mondiali sono diventati quasi essclusivamente un evento televisivo. E proprio per questo vale la pena sottolineare alcuni aspetti della produzione TV, (li scoprirete nelle pagine seguenti e nei prossimi numeri), i cui diritti sono in mano ad Infront, la multinazionale leader negli sports invernali. La sfida è mondiale, appunto, e insieme a RAI sono state messe in campo le migliori tecnologie e un impianto tecnico unico; chilometri e chilometri di cavi e fibre ottiche per cablare le tre piste, quasi 150 punti camera, l’IBC – International Broadcast Center, telecamere speciali, l’Word Feed Plus, ecc. Tutte cose fantastiche ma, si sa, la differenza alla fine la fanno le persone, i professionisti del broadcast, molti dei quali sono nostri soci. In questo caso la cosa particolare è che liberi professionisti e collaboratori si trovano ad operare fianco a fianco con i colleghi dipendenti RAI. Io stesso, da sempre libero professionista, lavoro in qualità di supervisor con i registi RAI e ho trovato una splendida disponibilità, così come i tanti colleghi che da free-lance sono stati ingaggiati per questo evento. A vincere quindi, ancora una volta, è la professionalità e l’esperienza specifica, senza la quale certamente non si sarebbe in grado di portare a casa un buon risultato. Un esempio virtuoso di collaborazione, dove tutti, a prescindere dalle regole contrattuali, siamo chiamati a dare il massimo. Una vera squadra, molto popolata, con ruoli, abitudini, regole e atteggiamenti diversi ma che qui devono, per forza, uniformarsi. Perché, in fondo, facciamo lo stesso lavoro e le differenze dovrebbero essere nulle, anche se sappiamo che non è così. Una sfida “culturale” difficile e impegnativa ma che sicuramente gioverà a tutti, portando freschezza e agilità al “pachiderma” RAI, e confronto e crescita per tutti. Un precedente importante che sottolinea ancora una volta come ci sia bisogno di professionalità e specializzazione da una parte e organizzazione, tutela dei diritti, e riconoscimento delle professioni dall’altra. Un risultato da capitalizzare per i percorsi da intraprendere da parte della nostra Associazione. Cercheremo di tenervi aggiornati su tutti gli aspetti, anche grazie alle testimonianze raccolte durante questa difficile ma stimolante avventura. Un saluto da Cortina.

UN LUOGO DI INCONTRO IN ARRIVO
di Sandro de Manincor Colori e restrizioni varie continuano a farla da padrone, alimentando incertezze, paure, problemi. Se poi aggiungiamo pure un governo “precario”, il futuro non è certamente roseo (un altro colore?) ed è proprio per questo che uno degli obiettivi principali per quest’anno sarà proprio quello di combattere le precarietà che caratterizzano le nostre professioni. E grazie anche alle iniziative del COLAP a cui abbiamo aderito e del quale facciamo parte stanno iniziando alcune battaglie e richieste per ottenere i tanto famosi ristori economici per chi ha subito danni e per quelle professioni “non riconosciute” della cui famiglia facciamo parte, che sono state escluse dai vari bandi e decreti. Battaglie che dobbiamo fare con serietà, lavorando su tutti i fronti, tessendo rapporti costruttivi con tutti i soggetti interessati. Il momento è delicato, certamente, e a soffrire sono in tanti, sia economicamente sia psicologicamente. Per certi versi, parecchi di noi, vivono il privilegio di poter lavorare, uscire da casa, spostarsi per seguire professionalmente grandi eventi che, anche se surrealmente blindati, regalano emozioni e spicchi di normalità. L’umore, almeno quello, è salvo e garantito. Ma serve far circolare le idee e le esperienze; crescere sia in quantità sia in qualità. Per la prima è iniziata la campagna tesseramento 2021 che spero sia partecipata e che garantirà sempre migliori servizi e opportunità con un ricco e interessante programma. Scopriremo insieme tante cose nel corso dell’Assemblea annuale. Per la qualità, invece, oltre a tutte le iniziative di formazione e altre che riprenderanno nei prossimi mesi, sta prendendo corpo una brillante idea nata da uno spunto del nostro attivissimo segretario Pierpaolo Abbà. Aprirà presto Broadcasteam Café, un luogo di incontro, scontro, confronto, e cazzeggio vario in cui tutti i soci potranno ritrovarsi, raccontare le proprie esperienze, proporre idee e spunti di riflessione, discutere, criticare, parlare, scherzare. Proprio come al bar, in maniera informale, senza temi precostruiti, ma con lo spirito e la voglia di stare vicini e condividere gli interessi e le passioni che ci accomunano. Una possibilità in più per soci e amici, per conoscere colleghi, per partecipare alla vita della nostra Associazione e aiutarci a diventare sempre più forti. Vi comunicheremo presto quando Broadcasteam Café aprirà e su quale piattaforma virtuale, senza problemi di orari dettati dai dpcm, e senza colori, spostamenti o autocertificazioni. Preparatevi e prendete la vostra bevanda preferita, sedetevi davanti al dispositivo più comodo e vi aspettiamo presto, numerosi, a Broadcasteam Cafè. Ingresso libero e consumazioni comprese.

E’ IL MOMENTO DI ESSERE SEMPRE DI PIU’
di Sandro de Manincor Il primo lockdown non si scorda mai! Non dimenticherò, infatti, quando sommersi da incredulità e stupore, reclusi nelle nostre case, venni raggiunto dalla chiamata dell’amico e collega Davide che mi raccontava l’idea e la conseguente nascita di Broadcasteam, e la richiesta di un impegno personale gravoso ma ricco di soddisfazioni come tutte le cose che hanno il denominatore comune del “dare”. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata e tantissime sono le cose fatte sia dal punto di vista organizzativo sia da quello pratico. Ne parliamo specificatamente nell’articolo dedicato al bilancio di questo maledetto 2020. Ma mi preme ricordare che gli importanti risultati sono il frutto dell’impegno e la dedizione di coloro che, rubando tempo al lavoro e agli affetti, si sono prodigati per far crescere la nostra Associazione. Ora, finito il rodaggio, possiamo immaginare un 2021 di crescita e di progetti. Continuerà certamente l’offerta di servizi rivolti esclusivamente ai nostri soci, con iniziative e convenzioni capaci di facilitare lo svolgimento della propria attività di freelance, così come la formazione tecnica e culturale che garantirà una proficua crescita. Ma la vera sfida sarà quella di continuare il percorso per il riconoscimento ufficiale delle nostre professioni e dei diritti che ne conseguono. Una strategia fatta di scelte chiare, a volte impegnative e scomode, forse anche di “lotte” e di confronti aspri. Ma per fare questo, oltre a continuare nell’impegno svolto fino ad ora, abbiamo bisogno del vostro appoggio, dei vostri stimoli, delle vostre idee. Stiamo dando il via anche alla collaborazione con analoghe esperienze e iniziative nate all’estero così come confermiamo la nostra totale disponibilità ed apertura a gruppi e associazioni italiane. Su tutto vogliamo regni la serietà e la credibilità tali da garantirci il riconoscimento e poter iniziare finalmente a sederci ai tavoli dove discutere alla pari con gli altri attori del broadcast italiano. Il periodo è particolarmente difficile e la seconda ondata della pandemia ha messo a dura prova tutti colpendo indistintamente sia sul piano economico sia su quello morale e professionale. Ma non dobbiamo demordere. Anzi! È il momento di essere sempre di più e non abbandonarci a facili scelte e scorciatoie che lederebbero la dignità del professionista e ci farebbero tornare indietro. L’Associazione in questo vi è vicina ed è a vostra disposizione per qualsiasi supporto e consulenza e sta anche studiando forme specifiche di assistenza ai soci. L’invito quindi è di preparavi ad un 2021 che, speriamo, cancelli questo anno orribile, associandovi sempre più numerosi e partecipando alla prima Assemblea generale dei Soci. Sarà l’occasione per un proficuo confronto e per nominare i vostri rappresentanti che costituiranno gli organi amministrativi e di rappresentanza della Associazione. Un 2021 che, mi auguro, possa portare un po’ di serenità, gioia, allegria e soddisfazione che sono gli ingredienti del nostro lavoro. Arrivederci quindi al prossimo anno con un grande abbraccio “virtuale” a tutti, nella speranza di incontrarci presto e un grande grazie a chi ha creduto e ci ha dato fiducia. Buon anno! Il Presidentee il Direttivo di Broadcasteam Italia.

L’UNICA SOLUZIONE PER FARE UN PASSO AVANTI
di Sandro de Manincor Sarà un Natale diverso, certamente. Per credenti o non, questa festa che è stata sempre l’occasione per dividere un po’ di tempo con gli affetti più cari, assumerà sicuramente un tono diverso, con le preoccupazioni sanitarie, professionali ed economiche a farla da padrone. Il nostro premier l’ha definito un Natale “spirituale”, maldestro tentativo per addolcire la pillola, e far dimenticare per un po’ la catastrofe che ha colpito tutti indistintamente. Inutile ricordare il calo di impegno e lavoro che ha colpito pesantemente la nostra categoria, con produzioni cancellate o ridotte e con quelle rimaste in piedi che cercano di barcamenarsi. Ed è qui che, a volte, assistiamo a comportamenti e condizioni poco ortodosse da parte dei committenti e services, con cali ingiustificati delle condizioni economiche, delle diarie e delle condizioni logistiche, quasi che a compensare le maggiori spese di adeguamento alle norme Covid debbano essere i lavoratori. Quei lavoratori che, come tutti, hanno visto diventare più difficile e limitante la propria professione. Che ognuno debba fare la propria parte è indiscutibile, certamente, ma come si dice con un po’ di buon senso, “una mano lava l’altra” e solo lo spirito di collaborazione e rispetto reciproco possono aiutarci ad uscire in fretta da questa situazione pesante. Dalla nostra parte l’arma che abbiamo è quella della professionalità. La professionalità tecnica e creativa base del nostro lavoro, ma anche quella culturale, morale, etica. Quella professionalità che ci obbliga a rispettare tutte le norme senza egoisticamente mettere a rischio i colleghi, che ci fa “dare” un po’ di più del dovuto, che ci permette di regalare un po’ di esperienza al collega più giovane o in difficoltà, che ci fa essere corretti e trasparenti. Il che non significa accettare passivamente tutto, ma anzi ci permette di essere inattaccabili, facendo squadra. Ah ! la squadra! Chi mi conosce può tranquillamente prendermi in giro per questo tormentone che da anni continuo a ricordare; un chiodo fisso che in questa particolare situazione data dalla pandemia, vedo come unica soluzione per fare un passo avanti. E ne ho avuto anche dimostrazione pratica proprio nella produzione che sto dirigendo qui in Francia. Ma per fare squadra non basta ritrovarsi al bar a fare quattro chiacchiere a distanza. È una “filosofia” che mette al primo posto la rinuncia all’individualismo, il rispetto del collega, il superamento degli errori (errare umanum est), l’osservanza delle regole anche a volte strette e fastidiose, il confronto schietto e vero, con il riconoscimento delle qualità, dei ruoli e delle relative responsabilità. Ed è per questo che è stato bello vedere dal balcone della stanza dove ero “confinato” in attesa dell’esito del tampone, semplicemente collegato alla regia con una radio, una “squadra” al lavoro come una macchina ben oliata. Veterani e nuove leve, italiani e francesi tutti insieme per raggiungere il risultato, in un momento di difficoltà. E invece sento spesso di “professionisti” che si pongono come concorrenti, che sono gelosi, a volte incattiviti ed egoisti. Non è un invito semplicistico al “volemose ben”, ma piuttosto ad avere il coraggio di valorizzare le differenze, premiando gli atteggiamenti costruttivi e punendo senza incertezze quelli dannosi per l’intera categoria. Solo allora avremo la forza per provare a vincere le battaglie che, inevitabilmente, ci aspettano. Solo allora il Natale sarà veramente “spirituale”, con lo spirito di squadra, appunto.

TESTA E POI CREATIVITÀ
di Sandro de Manincor Tamponi, protocolli, regole, quarantene e chi più ne ha più ne metta. Non bastavano le arcinote difficoltà e precarietà che caratterizzano da sempre le nostre professioni, che si aggiungono altre situazioni a complicare le cose. E se aggiungiamo il fatto che tutte le attività e occasioni di interscambio sociale vengono per forza bandite, ecco che le nostre trasferte diventano sempre più un piccolo inferno, animate solo dall’esigenza economica e, speriamo, dalla mai sopita “passionaccia” per questo lavoro che sa regalare ancora forti emozioni e soddisfazioni. La storia ci racconta che le svolte epocali si susseguono periodicamente e sempre l’uomo le ha superate, leccandosi le ferite e risollevandosi, dando vita ad un grafico a onde che riguarda tutti gli aspetti sociali, economici, culturali, e ridisegnando il proprio futuro. Un futuro che ha bisogno di una visione che vada al di là delle scelte pratiche del momento. Ecco perché la nostra Associazione è un movimento importante. Perché vorrebbe, con molta ambizione, risolvere certamente i problemi pratici, ma anche gettare piano piano le basi per chi viene dopo di noi, per il futuro appunto. Usando l’immaginazione, cercando soluzioni alternative, evitando gli errori del passato. Abbiamo bisogno, infatti, di pensare ad un futuro nel quale i nostri soci sono tutelati e considerati, aggiornati tecnicamente e professionalmente, ma soprattutto abbiamo bisogno di un futuro “culturale”. È questo il motore del rispetto reciproco, della crescita collettiva, della solidarietà e delle emozioni condivise. E per farlo bisogna avere testa. Quella testa alla quale fare appello proprio nelle situazioni difficili, accettando con responsabilità anche le regole più fastidiose cui attualmente siamo sottoposti, stringendo i denti, e difendendo con intelligenza i propri diritti e la propria dignità, troppo spesso calpestati. La forza è farlo tutti insieme. Da parte nostra, cercando di avere sempre più una visione del futuro, abbiamo lavorato sul presente. Ne sono testimonianza la polizza assicurativa regalata a tutti i soci del 2020 che ristora qualche danno ai colleghi malauguratamente colpiti dal Covid, il confronto con i services sulle questioni organizzative ed economiche per le norme anti contagio, e i corsi formativi, vera strada maestra per quel futuro che speriamo tutti sia sempre più soddisfacente e creativo. Con quella creatività che, non solo caratterizza da sempre il nostro lavoro, ma ci permetterà di trovare le soluzioni giuste e forse anche alternative ai vari problemi. “La creatività è contagiosa. Trasmettila.” (Albert Einstein)

ZONA ROSSA? NON TI TEMPO
di Sandro de Manincor Non so come avrebbero fatto i nostri governanti, quand’ero bambino e la TV era solo in bianco e nero. La cartina dell’Italia, diffusa in tutti i telegiornali e trasmissioni sarebbe stata di un anonimo grigio e si sarebbe distinto solo il Black Friday. Certamente non quello della corsa agli acquisti ma quello ricco di pessime notizie che toccano tutto il mondo, tutte le zone, tutte le categorie. Forse però ci sarebbe stata meno confusione di quella che caratterizza questo periodo. L’incertezza, infatti, regna sovrana e pesa come un macigno; incertezza sulle nostre professioni e soprattutto sulle modalità di svolgimento, sui possibili aiuti, su un mondo che, comunque vada non sarà mai lo stesso di prima. E ancor più su cosa lasceremo in eredità alle future generazioni. E così l’incertezza diventa ansia e paura. E si accentuano le situazioni di disuguaglianza, di precarietà, di esclusione, ridisegnando di fatto la mappa sociale, e inibendo le capacità progettuali e forse anche quelle di sognare un po’. In questo periodo, al netto delle preoccupazioni sanitarie, e con le istituzioni incapaci di applicare in maniera corretta politiche di sostegno e di stimolo, l’incertezza è dovuta soprattutto alla scarsità di risorse economiche e, purtroppo e spesso, sviluppa la competizione, non solo sul mercato delle produzioni televisive, ma anche fra colleghi, senza esclusione di colpi bassi. Una specie di “si salvi chi può” che aggiunge danni al già fragile nostro mondo professionale, offre vantaggi agli “speculatori”, e rende ancora più difficile il percorso di crescita e riconoscimento delle nostre professioni. Non ci facciamo neppure più domande, sicuri di non avere risposte.La risposta all’incertezza, invece, è quella di fare riferimento a gruppi sociali attraverso i quali condividere valori, interessi, problemi. Aggiungiamoci un po’ di solidarietà e le armi per vincere questa assurda “guerra” ci sono tutte. Broadcasteam vuole essere proprio questo. E lo fa cercando la collaborazione di tutti, stimolando e confrontandosi con altri gruppi (è di questi giorni la nascita dell’Associazione dei Services), informando e fornendo servizi ai propri associati. Lo fa con azioni pratiche, partecipando ai vari incontri e tavoli di lavoro, vigilando sui comportamenti e le azioni, curando la formazione, fornendo consulenze e assistenza e, novità dell’ultim’ora, regalando a tutti i propri soci tesserati entro il 31 dicembreuna copertura assicurativa dedicata a questo particolare periodo. Perché è proprio ora che bisogna dare il meglio e stare tutti uniti. Aspettiamo quindi le vostre domande, i vostri contributi e suggerimenti, le vostre osservazioni, le vostre adesioni. Perché, come diceva il Cavaliere nel settimo sigillo di Bergman : “A volte credo che le domande siano più importanti delle risposte”. ON-AIR quindi, precisi e concentrati come sempre, ma riguadagnando un po’ di serenità.

SI STA COME D’AUTUNNO, SUGLI ALBERI LE FOGLIE
di Sandro de Manincor Gli ermetici versi di Ungaretti sono forse oggi la rappresentazione più vera della situazione che stiamo vivendo. Il sentimento di precarietà descritto allora grazie ad una esperienza di guerra da lui vissuta ai primi del ‘900, è diventato attuale con una nuova “guerra” da vivere tutti i giorni. La pandemia virale, l’infodemia produttrice di ansie, la crisi economica e l’incertezza del futuro ci minacciano ogni giorno rendendoci sempre più fragili e indifesi. E spesso, quasi per scaramanzia, pensiamo che le cose possano accadere solo agli altri e non a noi. La nostra categoria è fortemente colpita, al pari di tutti i lavoratori del settore strategico della cultura e della comunicazione ma riesce ad oggi a sopravvivere con le produzioni dei grandi eventi sportivi e dell’intrattenimento, mantenute in vita sia pure fra tante difficoltà. È proprio per questo che il nostro contributo professionale e soprattutto in termini di sicurezza, diventa vitale. Rispettare i protocolli, segnalare le eventuali mancanze e comportarsi con la massima serietà e buonsenso, diventa l’unica condizione per superare questo difficile momento e poter presto tornare alla normalità. Un invito e un appello che facciamo con forza e convinzione a tutti voi associati. Da parte nostra, garantendovi la massima assistenza e collaborazione, vigileremo affinchè si possa lavorare con la necessaria tranquillità ma saremo fermi nel condannare eventuali atteggiamenti e comportamenti imprudenti ed irrispettosi, arrivando anche a prendere eventuali provvedimenti disciplinari. D’altronde, si tratta di salvaguardare la salute di tutti e di conseguenza scongiurare il pericolo di un blocco, che ci farebbe stare tutti a casa, aggiungendo ulteriori difficoltà e precarietà. È certo oramai che il virus può colpire chiunque e che le uniche difese che abbiamo sono le protezioni individuali, i corretti comportamenti igienici, la riduzione al minimo dei tempi di convivenza lavorativa, soprattutto negli ambienti chiusi e ristretti come le ipertecnologiche regie. E quindi confidiamo nella vostra responsabilità e nella collaborazione con services e broadcasters. Noi continueremo a lottare per difendere le nostre belle professioni e le varie iniziative, e la manifestazione a cui abbiamo partecipato e di cui vi diamo conto in questa newsletter, ne sono dimostrazione tangibile ma abbiamo bisogno della vostra vicinanza. Continuate a seguirci e condividete con i colleghi le nostre iniziative. Allora, dell’autunno apprezzeremo i colori e quelle belle sfumature, che ci faranno ritrovare tutti insieme con serenità.

DAMMI TRE PAROLE: PROFESSIONALITA, COLLABORAZIONE, RISPETTO
di Sandro de Manincor c’è chi dice che da questa difficile situazione, ne usciremo migliorati, ma la cosa mi lascia molto perplesso. Migliorati dove ? in cosa? e perchè? Se non ci lasciamo abbagliare dai finti abbracci solidali, la realtà vera è che ci ritroviamo tutti un po’ più aggressivi, più tristi e più diffidenti di prima. Soprattutto ora che, dopo la fase acuta e inaspettata di inizio anno ci ritroviamo a fare i conti con una seconda e brutale ondata di incertezze, di confusione informativa, di ubriacatura da virologi contraddittori. E il nostro lavoro, quello bello e creativo svolto direttamente sul campo, ne risente eccome. Ansia e paura, sia per la propria salute e quella dei nostri cari, sia per la situazione professionale ed economica, la fanno da padrone e, probabilmente, inducono a comportamenti non proprio deontologicamente corretti, diventando complici o ostaggi di chi, altrettanto in preda alla disperazione, ne approfitta o all’opposto sta semplicemente raschiando il fondo del barile. Il rischio è quello di un impoverimento generale con la diretta conseguenza di un bel passo indietro nella qualità delle produzioni televisive, dei rapporti umani, delle condizioni economiche e contrattuali. La risposta a tutto ciò non è semplice e si basa, a mio avviso, su alcune parole chiave: professionalità, collaborazione, rispetto e solidarietà. Una professionalità seria e sviluppata che comprende la naturale capacità tecnico-creativa e l’esperienza, ma anche la voglia di crescere e sperimentare, e una formazione a tutto tondo sulla comunicazione, il comportamento, il saper far parte di un team. Una collaborazione reciproca non solo fra colleghi ed esperti ma fra tutti i protagonisti delle nostre complicate attività: services, broadcasters, associazioni e ordini professionali, sindacati di categoria, ognuno con il proprio ruolo, ma seduti intorno ad un tavolo a decidere insieme come trovare le migliori soluzioni, senza accanirsi nella difesa dei propri e unici interessi personali. E per finire il rispetto e la solidarietà. Spesso e forse in maniera esagerata ho affermato che i primi “nemici” della categoria siamo noi stessi, dando spazio all’individualismo o alla personale esigenza, scendendo a compromessi e “vendendoci” al miglior offerente, nella speranza di un futuro migliore. Non si tratta, sia ben chiaro, di rendere tutti uguali, di appiattire il sistema, di non riconoscere le qualità e i talenti che albergano in noi. Anzi, la speranza sta proprio nella valorizzazione delle singole capacità e nel riconoscimento delle individuali professionalità ottenute spesso con grandi sacrifici, con passione, con qualche boccone amaro e grandi soddisfazioni che, anche se non sbandierate ai quattro venti, sono state il motore indispensabile per andare avanti. Serve quindi un salto culturale che ci permetta di mettere al primo posto il rispetto, riconoscendo le differenze e garantendo la giusta selezione, e la solidarietà, ottenuta anche condividendo le esperienze dei più bravi e fortunati con chi si è approcciato da poco a questo difficile lavoro. Un circolo virtuoso che, accanto alla naturale e sacrosanta difesa e tutela dei diritti, comprenda formazione, opportunità e occasioni professionali, convenzioni e condizioni vantaggiose per lo svolgimento sereno delle nostre professioni. Il tutto dipende specialmente da noi, e dalla nostra capacità di rimanere uniti. BroadcasTeam, che ho l’onore di presiedere, sta lavorando per raggiungere questi obiettivi e proprio per questo sta organizzando corsi formativi, studiando strumenti e opportunità tecnologiche, stringendo rapporti con aziende del settore, stimolando confronti con i datori di lavoro e, soprattutto, parlare con voi soci. Perché abbiamo bisogno del vostro impegno, delle vostre esperienze, della vostra disponibilità e serietà. Ci vorrà tempo per ottenere il riconoscimento ufficiale con un albo professionale, ma solo allora, saremo tutti un po’ migliori.

BUONA LA PRIMA di Vincenzo Puglia
Sul verbale dell’ultima Assemblea dei Soci c’è il sigillo del Segretario ancora fresco. Sono quindi in tempo per ringraziare tutti i Soci che ne hanno preso parte e hanno dedicato il loro impegno. È stato un incontro decisamente partecipato, con idee virtuose e interventi interessanti. Come per tutti è stata la prima anche per me. Emozionato da Socio, onorato da Vice Presidente. A Settembre si programma il lavoro della stagione e dunque eccoci a fare il punto della situazione, un primo check sul lavoro svolto, che come abbiamo visto non è stato poco e reso anche più complicato dall’emergenza COVID19 e dalle sue conseguenze. Fatti gli onori di casa, si è parlato delle prossime novità sulle consulenze professionali e il rendiconto economico. Passando poi tra l’altro anche alla struttura organizzativa, i nuovi modi per essere informati e giocare d’anticipo. Un capitolo importante descritto con attenzione l’hanno avuto gli studi e i risultati sul mondo occupazionale. Senza dimenticare la formazione professionale dedicata ai Soci. La vera leva per costruire la futura cultura del lavoro. Lavoro e sua qualità, temi che mi stanno particolarmente a cuore che affronto, insieme ai colleghi della commissione lavoro, con impegno e determinazione e presto, prestissimo forniremo ai nostri associati i primi risultati. Permettetemi di approfittare oggi di quest’occasione per dire grazie a tutti per le adesioni numerose al tesseramento di quest’anno e per aver riposto la vostra fiducia alla serietà dell’iniziativa. Continueremo a promuovere questa Associazione, per condividere un broadcast tv sempre più forte. In questi mesi ho avuto il piacere di ascoltare molte opinioni di soci e addetti ai lavori. Mi piace molto ascoltare e il capello bianco ha portato con sé anche una forzata riflessività. La riflessione ti porta a considerare tutti i punti di vista. Il mio vede spesso uno spirito di condivisione, sforzandomi di portare qualità e risolutezza al dibattito. Concludo con un sincero augurio di Buon Lavoro a tutti quei colleghi con cui condivideremo nell’inquadratura i 90 metri verdi del campo di Serie A. Orgogliosi delle nostre qualità e della passione che ci appartiene. I requisiti migliori per affrontare un grande percorso. In bocca al lupo.

FINALMENTE CI SIAMO!
di Sandro De Manincor Dopo mesi di pausa forzata, le idee vincenti per stare insieme, la conseguente nascita della nostra Associazione e la marea di adempimenti burocratici, siamo partiti, e questa newsletter ne vuole essere la prova tangibile. Un modo diretto per comunicare, restando informati su tutti gli aspetti delle nostre molteplici e difficili professioni. E di informazione ce n’è davvero bisogno in questo nostro mondo dove l’incertezza regna sovrana e offre la possibilità di rendere ancora più confusa e precaria la situazione. A vantaggio di alcuni e a discapito dei molti altri.Nel frattempo ci siamo strutturati e questo dovrebbe garantirci più attenzione e facilità nell’affrontare i problemi. C‘è un direttivo che ho l’onore di presiedere e ci sono ben cinque commissioni, impegnate per approfondire i singoli temi, siano essi quelli legati al lavoro e alla sicurezza, o al rapporto con i soci, o ancora allo sviluppo della applicazione che stiamo pensando, o ancora e per finire proprio quella dedicata alla comunicazione, che gestirà fra le altre cose anche questa newsletter. Un impegno importante che si traduce in riunioni settimanali, in confronti e in approfondimenti con addetti ed esperti. Il tutto per offrire agli associati una bella possibilità di crescita e per provare, tutti insieme, a costruire un futuro. Gli spazi sono molteplici e potrete scoprire e condividere argomenti, esperienze e idee. E allora, chiedeteci di più, di meno, chiedeteci cose. A patto però che per tutti l’obiettivo sia l’alta qualità. Nella scrittura, nella scelta delle notizie, nei commenti che non devono essere tanto per dire, o per fare. Una newsletter che vale la pena leggere, che vi dice le cose come stanno nel modo più chiaro possibile, che vi fornisce notizie e aggiornamenti oltre ai resoconti delle esperienze dei colleghi che ci aiutano a crescere e forse anche a vivere in maniera più leggera le difficoltà che stiamo affrontando.Dopo questo numero zero, ci siamo prefissati l’impegno di arrivare da voi ogni quindici giorni, e ciò comporta un grande lavoro. Tanti hanno passato notti insonni per dare vita a questo progetto e mi sento in dovere di ringraziarli personalmente, ma ora serve anche il vostro contributo. Mandateci foto, storie, domande; segnalateci situazioni ed esperienze che vale la pena condividere. Saranno la base su cui poggiare la costruzione di questa casa comune, nella quale albergherà la passione, la cultura, il divertimento, la tecnica e l’amicizia, che fanno veramente unico il nostro mestiere. Vi aspetto.
COME ISCRIVERSI
PROCEDURA PER L’ISCRIZIONE
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Riceverete una email con le credenziali per accedere al portale soci, al quale potrete accedere tramite App o tramite Web.
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Tramite il portale soci caricate in “Documenti” un vostro documento di riconoscimento e una vostra fototessera.
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All’accettazione della domanda di ammissione verrà inviata la conferma al vostro indirizzo mail con indicata la procedura per effettuare il pagamento della quota associativa, che per l’anno 2022 sarà di € 75.
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N.B. Solo se si è in regola con il pagamento della quota associativa si può essere socio, avere diritto di voto e partecipare alle attività dell’associazione.
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In seguito il Comitato scientifco vi invierà un questionario da compilare per il database interno e vi richiederà il vostro curriculum, il tutto dovrà essere inviato all’indirizzo mail comitatoscientifco@broadcasteam.it
FORMAZIONE
TRAGUARDO 45 CREDITI
45 è il numero di crediti da accumulare durante i tre anni (scadenza 2023). Approvato dal consiglio direttivo nell’ambito della formazione è uno dei requisiti associativi fondamentali.I crediti si acquisiscono attraverso i corsi di aggiornamento, importanti per la nostra categoria ma ancor prima per noi stessi. Per migliorarci, per lavorare in sicurezza, per offrire una professionalità sempre all’altezza della situazione.I corsi, online, avranno un numero di crediti diverso fra loro, a seconda dell’importanza, della durata e della fruibilità. Scaricando l’App Winddoc o sul sito soci.winddoc.com , si trova la sezione Corsi, dove ci si può iscrivere e tenere d’occhio quelli in arrivo.
DICEMBRE, GENNAIO: SOTTO CON IL CORSO
Alcuni giorni fa è partito il Corso di Comunicazione Assertiva insieme alla mental coach Tatiana Savina, coadiuvata da Deborah Capanna. Sono stati tre incontri per conoscersi e per mettere a fuoco le varie problematiche. Molti associati hanno posto domande e relazionato sulle varie difficoltà che incontrano durante la contrattazione. Jacopo, Davide, Alberto, Stefano, Andrea, Maurizio sono alcuni dei soci che hanno ribadito quanto manchi un contratto cucito addosso al nostro mestiere. È emersa anche la necessità ad essere più uniti, per collaborare meglio e annullare una cattiva competizione in quella, che con il tempo, da giungla dobbiamo trasformare nella “nostra casa”. Ecco le date dei prossimi incontri con i relativi argomenti affrontati: – 30 novembre e 1 dicembre, “comunicazione efficace e i sistemi rappresentazionali”. – 7 e 8 dicembre, “pulizia delle convinzioni limitanti “. – 21 e 23 dicembre, “sulle scuse/niente sconti”. – 4 e il 6 gennaio 2021, “obiettivi ben formati”. – 18 e 20 gennaio 2021, “i segreti della motivazione “.
DIRITTO E SICUREZZA SUL LAVORO
Continuano gli incontri delle nostre Commissioni che prendono in esame le necessità, molte e particolari del nostro settore. L’impegno è quello di dare una risposta celere ed efficace ma anche di essere sempre al fianco degli associati. Il Comitato Tecnico Scientifico a partire da febbraio, per sei appuntamenti, riprenderà l’incontro con l’avv. Khadem, sul tema del diritto sul lavoro. La Commissione Lavoro ha stilato un documento sulla Sicurezza sul lavoro, con riferimento all’emergenza COVID 19 in corso, che è stato messo all’attenzione dei Service TV e fornitori di servizi televisivi. E’ stato ricordato che le misure di sicurezza in vigore negli stadi non sono più adeguate all’emergenza che stiamo oggi affrontando, visti i diversi colleghi che sono risultati positivi al Coronavirus. Diverse le criticità riscontrate, come il triage che si limita al controllo della temperatura corporea e ad una autocertificazione spesso inconsapevole. Forse sarebbe il caso di sapere con maggior sicurezza di una eventuale positività al Coronavirus, vista la difficoltà nello stabilire se si è stati a contatto nei giorni precedenti con colleghi positivi, asintomatici o contagiati. Non ultimo, un trattamento unico senza distinzione tra dipendente e free-lance, perchè lo stadio e l’ob-van sono frequentati indistintamente da tutti questi soggetti. Risulta quindi inutile lo sforzo di sottoporre a tampone solo alcuni reparti. Ci sono poi delle regole stabilite dal Governo nel giugno scorso, che inspiegabilmente non vengono applicate. Regole dettate anche dal buon senso, come la convocazione “il più possibile a ridosso della singola attività live”.A fronte di tutto questo, Broadcasteam Italia ha formulato delle richieste per il diritto alla salute, che deve essere tutelato ugualmente per tutti ed in rispetto dei colleghi ammalati o impossibilitati a lavorare per quarantena.
EFFICACE QUESTA “COMUNICAZIONE EFFICACE”
Sono già cinque gli appuntamenti del corso di “Comunicazione assertiva” che gli associati hanno seguito con molto interesse e continuità. Domande, richieste ma anche sorpresa nell’apprendere quelle tecniche che facilitano la nostra comunicazione.Il tutto spiegato con molta semplicità dalla mental coach Tatiana Savina, coadiuvata dalla sua collega Deborah Capanna. Le “Convinzioni limitanti o potenzianti” ma anche i “Metaprogrammi”, ci hanno aiutato a scoprire come siamo e cosa ci frena nel prendere delle decisioni. La prossima lezione del corso, ultima delle lezioni in programma, si svolgerà lunedì 8 Febbraio alle ore 21.00 Per chi non lo avesse già effettuato, è possibile iscriversi attraverso l’app WindDoc in caso di difficoltà contattare la segreteria su info@broadcasteam.it
BILANCIO DEL CORSO DI “COMUNICAZIONE ASSERTIVA”
In questi ultimi tre mesi i nostri associati si sono ritrovati periodicamente al corso di “Comunicazione assertiva”, tenuto dalla mental coach Tatiana Savina con Deborah Capanna. Molti gli argomenti trattati tra cui i vari modi di comunicare, le nostre convinzioni limitanti, come ognuno di noi vede la realtà, la strada per raggiungere un obbiettivo e il non meno importante gestire lo stato d’animo. Tante le domande e l’interesse dimostrato, che sicuramente si replicheranno nel prossimo corso, organizzato dal Comitato Tecnico Scientifico, che partirà a marzo per sei appuntamenti. Ogni 15 giorni l’avv. Khadem affronterà un tema del diritto sul lavoro .
SEI NUOVI APPUNTAMENTI PER IL DIRITTO SUL LAVORO
A partire da venerdì 19 marzo inizierà il corso online di diritto sul lavoro, che prevedrà sei incontri con l’avvocato Alessandra Khadem Hosseini. Si andranno ad affrontare tutti quei temi che trattano delle relazioni tra datore di lavoro e lavoratore. Gli altri appuntamenti sono a distanza di due mesi e sono stati fissati nei giorni del 14 maggio, 16 luglio, 17 settembre, 12 novembre e 17 dicembre 2021. I corsi sono necessari per consentire a Broadcasteam di essere riconosciuta come associazione di categoria, dal Ministero per lo Sviluppo Economico.
FOCUS DEGLI ASPETTI PREVIDENZIALI CON L’AVVOCATO
Sono ripresi gli incontri dei nostri associati con l’avvocato Alessandra Khadem Hosseini che trattano di diritto sul lavoro. Il primo, dell’ottobre scorso, fu incentrato principalmente sul rapporto di lavoro subordinato e le relative caratteristiche. La scorsa settimana si è svolto il secondo che ha trattato dei rapporti di lavoro parasubordinati ed autonomi con un focus sugli aspetti previdenziali. Molte le domande da parte degli associati sulle giornate di rientro, i giorni delle indennità pensionistiche e la gestione separata Inps. Il prossimo appuntamento sarà per il 14 maggio, dove si parlerà di “Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, sempre online sul web.
“RADIO FREQUENZA” il CORSO PROFESSIONALE AUDIO IN ARRIVO
Il 28 aprile prossimo inizierà il primo corso professionale organizzato da Broadcasteam & Prase (distributore nazionale di prodotti professionali audio e video), in stretta collaborazione con Shure. Il nome del corso è “Radio Frequenza” e sarà diviso in cinque moduli: i primi tre saranno introduttivi all’oggetto del corso e gli ultimi due entreranno nello specifico della tecnologia Shure. Si svolgerà sulla piattaforma web e sarà aperto solo agli associati o ad invito.Gli incontri saranno una volta a settimana di 2 ore e 30 minuti, nello specifico una o due ore di relazione ed il restante dalle domande degli intervenuti.Nei prossimi giorni sarà attivata la procedura d’iscrizione. Ecco gli argomenti con le relative date:28 aprile 2021 h 16:00 – Normative / fisica di base / propagazione / diversity.4 maggio 2021 h 16:00 – Modulazioni Analogiche vs Digitali / Intermodulazione / Antenne.10 maggio 2021 h 16:00 – Guadagno RF / sistemi multi-antenna/ Introduzione alla Pianificazione.17 maggio 2021 h 16:00 – WWB6 e pianificazione delle frequenze.24 maggio 2021 h 16:00 – introduzione ad Axient Digital.
OGNI SETTIMANA UN INCONTRO PER I PROFESSIONISTI DELL’AUDIO
Secondo appuntamento per il corso professionale “Radio Frequenza” organizzato da Broadcasteam & Prase (distributore nazionale di prodotti professionali audio e Video), in collaborazione con Shure. Ancora un incontro introduttivo all’oggetto del corso mentre gli ultimi due, quelli del 17 e 24 maggio, entreranno nello specifico della tecnologia in questione. La durata è di 2 ore e 30 minuti, una o due delle quali sarà di relazione ed il restante dalle domande degli intervenuti. Solo a coloro che si saranno iscritti al corso sarà possibile accedere alla sezione “on-demand”. Il corso è rivolto ai professionisti del reparto audio. Ecco gli argomenti con le relative date:4 maggio 2021 h 16:00 – Modulazioni Analogiche vs Digitali / Intermodulazione / Antenne.10 maggio 2021 h 16:00 – Guadagno RF / sistemi multi-antenna/ Introduzione alla Pianificazione.17 maggio 2021 h 16:00 – WWB6 e pianificazione delle frequenze.24 maggio 2021 h 16:00 – introduzione ad Axient Digital.
DALLO STATUTO DEI LAVORATORI ALLO STATUTO DEI LAVORI
L’ultimo corso di formazione del CTS ha avuto come oggetto la sicurezza e prevenzione sul lavoro. Tanti gli argomenti toccati dal dott. Riccardo Morbidelli che ha illustrato in modo sintetico ma esaustivo quelli che sono gli strumenti possibili all’interno del mercato per rivendicare i diritti su prevenzione e sicurezza presentando, per usare sue parole, “il bignami” della sicurezza sul lavoro. In un groviglio di direttive e norme, il dott. Morbidelli (professionista di lungo corso, ma incredibilmente alla mano NDR) ha scelto di partire dalle direttive europee in materia, per spiegare come il mercato dell’Unione avesse la necessità di regole condivise al fine di portare avanti un discorso di prevenzione e sicurezza in ambito lavorativo. Il relatore ha sottolineato che in Italia sussistono maggiori garanzie rispetto ad altri Paesi Europei e che rendono la sicurezza sui posti di lavoro ai massimi livelli; questo per merito di regole sulle responsabilità delle imprese molto più avanzate che in altre Nazioni. Sfortunatamente non siamo in grado di garantire una prevenzione fruibile. L’articolo 2084 del Codice Civile prevede infatti che l’imprenditore sia tenuto a rendere il lavoro sicuro sulla base della scienza, della tecnica e della conoscenza, impostando regole precise a garanzia della sicurezza. Nello specifico ciò che la normativa prevede è il cosiddetto “Debito di sicurezza” ovvero la responsabilità del datore di lavoro in materia di prevenzione e sicurezza che viene estinto con il DVR (documento di sicurezza e rischi) in questo modo devono essere indicate sia le persone responsabili del procedimento, sia le attività che devono essere svolte per arginare i rischi e affrontare le problematiche che dagli stessi potrebbero scaturire. Dal DVR sono tutelate anche quelle figure che non sono direttamente subordinate al datore di lavoro (es. le partite iva) e tutti quei soggetti che per svariati motivi rientrano nel raggio d’azione del sito lavorativo, basti pensare agli spettatori all’interno di un teatro o di uno stadio.Questo comporta che lo stesso datore di lavoro deve avere una struttura gerarchica che ne consenta la sorveglianza e, fondamentalmente, sotto questo punto di vista i soggetti subordinati e i soggetti autonomi posso essere equiparati. Discorso diverso per ciò che riguarda l’espletamento del lavoro in essere: il lavoratore autonomo, rispetto al subordinato, non ha vincoli di orario, pause pranzo ecc. e quindi i soggetti in questione non rientrano in quello che è il CCNL. Tale condizione, rilevata anche in altri ambiti lavorativi, pone esplicitamente la considerazione che si debba passare dallo statuto dei lavoratori allo statuto del lavoro.Il dott. Morbidelli pone l’accento sul fatto che la creazione dell’Associazione sia un passo necessario per intraprendere il percorso che porti al riconoscimento professionale; indica come centrale la formazione continua in materia di prevenzione e sicurezza, svolta anche e soprattutto in collaborazione con le nostre committenti. Attraverso la formazione sia i lavoratori che i datori di lavoro sarebbero in grado di avere tutte le informazioni necessarie a garantire lo svolgimento dell’attività professionale in piena sicurezza, anche al fine di evitare conflittualità fra le parti. Le strade per arrivare all’obiettivo posso essere diverse, dall’attingere a fondi pubblici, sia statali che regionali, all’autofinanziamento. E in tal senso l’associazione ha mosso i primi passi confrontandosi con ANIBA.
ULTIMO APPUNTAMENTO PER IL CORSO “RADIO FREQUENZA”
L’ultimo appuntamento per il corso professionale “Radio Frequenza” organizzato da Broadcasteam & Prase, in collaborazione con Shure, è fissato per il 31 maggio 2021 alle ore 16, con “Introduzione ad Axient Digital”.
PROSEGUONO I NOSTRI CORSI
Si è svolto un nuovo incontro on line con il nostro Avvocato, Alessandra Khadem, dove si è parlato di retribuzione, trattamento di fine rapporto, con un focus sul fondo di garanzia Inps, in caso di insolvenza del datore di lavoro.Importante partecipazione dei nostri associati che hanno poi rivolto molte domande all’avvocato, specie su passate “sventure lavorative”. Ribadiamo l’importanza di partecipare ai corsi e ricordiamo che è condizione imprescindibile ai fini del percorso di crescita dell’associazione.

CORSO di PRIMO SOCCORSO
E’ stato proposto un corso riguardante il Primo Soccorso. Vista l’impossibilità di offrire altri corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro, questa idea nasceva dall’increscioso infortunio occorso al giocatore della Danimarca Eriksen; in quel momento tra colleghi che stavano lavorando sui campi la notizia ci aveva scosso. Fortunatamente l’intervento pronto dei medici ha salvato la vita del giocatore. In mondo visione la formazione di quei medici a portato a quello che i credenti chiamano miracolo, ma più semplicemente è la preparazione e il sangue freddo che ha permesso quell’atto straordinario. Più di una rovesciata al novantesimo minuto, più di un’immagine straordinaria da in slow motion, più dell’evoluzione di un Jimmy jib, quel momento è diventato l’emblema della manifestazione. Da qui l’offerta formativa proposta vuole formare il più alto numero possibile di colleghi, perché siamo convinti che se anche uno solo di noi frequenterà il corso avremo una Associazione migliore e una società migliore. Pur avendo avuto una buona eco e adesione, rimane significativo il numero di associati che non ha dato risposta; ancora una volta ce ne assumiamo le responsabilità per non aver saputo trasmettere nel modo adeguato l’importanza dell’iniziativa e faremo di tutto per migliorare in tal senso. Le iscrizioni sono ancora aperte e il tentativo e di offrire il corso gratuitamente a tutti gli Associati attuali e futuri.